GUIDA ALLA SCELTA
Il legno, una scelta naturale...
Nell’edilizia sin dall’antichità il legno, oltre ad essere usato come materiale da costruzione, era utilizzato per realizzare arredi e rivestimenti di interni per casali, ville e palazzi dando vita e forma ad atmosfere calde ed intime e allo stesso tempo eleganti e sfarzose. Nelle case moderne ancora oggi il legno ha un ruolo importante e trova largo impiego per la valorizzazione di tutti gli spazi abitativi.
Il parquet prefinito
L’evoluzione tecnologica applicata ai pavimenti in legno ha portato alla creazione del parquet prefinito. Si tratta di un parquet verniciato completamente prodotto in fabbrica che viene fornito già pronto per la posa in opera: non necessita di trattamenti o lavorazioni ulteriori ed è subito pronto per offrire un risultato estetico di grande effetto.
Il parquet prefinto può essere a due o a tre strati.
Il legno nobile è lo stato pregiato che sta nella parte superiore: caratterizza il parquet e può essere scelta tra i vari legni disponibili (essenza)
Il supporto di legno multistrato viene incollato mediante una forte pressione meccanica allo strato di legno nobile in modo da diventare un unico elemento. I parquet prefiniti di buona qualità impiegano come supporto di base esclusivamente il compensato di betulla che, grazie alle sue proprietà migliora l’elasticità, la stabilità e la tenuta del parquet. Inoltre il sistema di incastro su quattro lati assicura al pavimento un buon risultato funzionale ed estetico.
Qualora il parquet non venga incollato ma montato flottante è necessaria la presenza di un terzo strato per conferire maggiore stabilità: spesso la controbilanciatura viene realizzata attraverso uno strato di legno nobile grezzo (non trattato).
Parquet prefinito o di tipo tradizionale?
La scelta del parquet prefinito rispetto a quello di tipo tradizionale mostra numerosi vantaggi dal punto di vista tecnico, estetico, economico ed ambientale:
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Massima velocità di posa in opera. Per posare il parquet prefinito in media occorrono 1 o 2 giorni. Questo rappresenta un grande risparmio di tempo rispetto ai 15 giorni che occorrono per installare e rifinire un parquet tradizionale.
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Manodopera a costi più bassi.
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Posa in opera con la massima pulizia
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Ambienti liberi in poco tempo
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Molteplici strati di vernice atossica che proteggono il legno dalla rapida usura e assicurano una barriera contro l'abrasione.
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Possibilità, al pari del tradizionale, di rilevigare la superficie
Dove si può installare?
Ogni legno ha caratteristiche proprie e reagisce all'ambiente esterno in maniera diversa. Anche quando sono stati lavorati e trattati, i legni restano un materiale vivo che continua a modificarsi reagendo all'ambiente esterno: se l'ambiente non dovesse essere sano, si deteriorano come accade ad ogni materiale organico. Per capire se si può installare il parquet in un locale si deve tenere conto di una regola generale che vale per tutti i legni: laddove ci sono ambienti con condizioni di salubrità adatte agli uomini anche il legno vive bene. Le condizioni ideali sono una temperatura di circa 20° C ed un'umidità relativa tra il 55% ed il 65%.
Come si sceglie un prefinito
A prima vista i parquet proposti sul mercato si assomigliano tutti. Prima dell'acquisto si consiglia di prestare attenzione ad alcune regole fondamentali, verificando:
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quanti strati di vernice vengono applicati sul legno nobile, per capire quanto può resistere all'usura
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che tipo di vernice viene utilizzata, per evitare di installare in casa un parquet che abbia vernici tossiche
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lo spessore del legno nobile (almeno 3 mm)
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che il legno posto sotto lo strato di nobile sia compensato di ottima betulla di produzione europea certificata. La betulla è il supporto che garantisce meglio l'elasticità, la resistenza allo schiacciamento e soprattutto all'umido
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se sono presenti le scanalature sotto il compensato di betulla. Le scanalature sono importanti perchè donano al pavimento l'elasticità che gli permette di modellarsi bene al massetto e migliorare la coesione con il collante che fissa a terra le tavolette di parquet
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che il prodotto sia certificato secondo le norme CE che garantiscono la qualità del prodotto, la tutela della salute e dell'ambiente
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che l'azienda produttiva abbia le certificazioni di qualità del sistema produttivo
Un po' di terminologia...
DUREZZA: indica la resistenza che un materiale oppone alla sua penetrazione. Essa è importante sia per la lavorazione del legno (taglio, levigatura ecc...) che per l'effetto che sulla pavimentazione possono provocare urti di vario genere, causati da caduta accidentale di materiali, effetto di tacchi a spillo ecc...
I metodi più comuni per determinare la durezza sono:
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Metodo Janca. Consiste nell'individuare il carico necessario per fare penetrare completamente nel legno una semisfera di acciaio avente superficie di 1 cm ². Il valore viene indicato in kg/mm².
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Metodo Brinell. Misura il diametro dell'impronta circolare lasciata nel tempo da una sfera di acciaio (generalmente di 10 mm di diametro) caricato con un carico variabile da 10 a 100 kg in funzione della durezza del legno (mediamente si caricano 50 kg). La durezza viene espressa in kg/mm².
FIBRATURA: si intende la direzione degli elementi anatomici presenti in un fusto o in semilavorati e possono essere intrecciati, ondulati, deviati, irregolari.
GLOSS: si intende l'unità di misura della brillantezza delle vernici, rilevabile con strumento idoneo ed indica il riflesso della luce secondo un determinato angolo di incidenza.
IMBARCAMENTO: si intende la deformazione di un elemento nel senso della larghezza della faccia e può essere concavo e convesso.
RIGONFIAMENTO: si intende la variazione dimensionale del legno causata da un assorbimento di umidità.
RITIRO: si intende la variazione dimensionale del legno causata da una cessione di umidità:
SPECCHIATURA: si intende un aggregato di cellule disposte radialmente nel legno, che danno luogo a zone più “lucide”. Questa caratteristica, presente in modo particolare nel rovere, non è un difetto ma una caratteristica della “prima scelta”
OSSIDAZIONE: si intende il termine con cui viene indicata la variazione naturale del legno, dovuta all'esposizione all'aria e alla luce, specialmente per l'azione dei raggi ultravioletti
Un po' di informazioni sulle maggiori essenze presenti sul mercato...
Essenza |
Provenienza |
Ossidazione |
Durezza (scala Brinell) |
Acero Europeo |
Europa |
Molto bassa |
3,5 kg/mm ² (medio alta) |
Afrormosia |
Africa (Costa d'Avorio, Ghana, Zaire, Nigeria) |
Elevata |
4,0 kg/mm ² (medio alta) |
Cabreuva |
Sud America (Paraguay, Bolivia, Brasile) |
Molto bassa |
4,9 kg/mm ² (alta) |
Castagno |
Europa |
Medio bassa |
2,3 kg/mm ² (bassa) |
Ciliegio |
Europa |
Media |
3,1 kg/mm ² (medio bassa) |
Doussiè |
Africa (Costa d'Avorio, Ghana, Camerun) |
Elevata |
4,0 kg/mm ² (medio alta) |
Faggio |
Europa |
Bassa |
4,1 kg/mm ² (medio alta) |
Frassino |
Europa |
Medio bassa |
2,8 kg/mm ² (medio bassa) |
Iroko |
Africa (Costa d'Avorio, Ghana, Camerun, Zaire) |
Elevata |
2,9 kg/mm ² (medio bassa) |
Larice |
Europa |
Media |
2,0 kg/mm ² (bassa) |
Noce |
Europa |
Medio bassa |
2,7 kg/mm ² (medio bassa) |
Olivo |
Europa |
Bassa |
6,5 kg/mm ² (molto alta) |
Olmo |
Europa/Nord America |
Bassa |
3,3 kg/mm ² (medio bassa) |
Rovere |
Europa |
Medio bassa |
3,8 kg/mm ² (medio alta) |
Teak Asia |
Thailandia, Birmania, India |
Medio alta (tende a schiarire) |
2,9 kg/mm ² (medio bassa) |
Wengè |
Africa (Mozambico) |
Medio bassa |
4,6 kg/mm ² (medio alta) |